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11-08-2023

Architettura reversibile e disassemblabile: verso un futuro più sostenibile

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Nell'era attuale, in cui la sostenibilità è diventata una priorità cruciale, l'architettura reversibile e disassemblabile sta emergendo come un'alternativa innovativa e promettente. Questo approccio all'architettura non solo risponde alle sfide dell'ambiente in rapido cambiamento, ma offre anche flessibilità e adattabilità senza precedenti. In questo articolo, esploreremo il concetto di architettura reversibile e disassemblabile, i suoi benefici e le sue implicazioni per il futuro.

 

Cos'è l'architettura reversibile e disassemblabile?

L'architettura reversibile e disassemblabile è un approccio progettuale che mette in primo piano la capacità di smontare e riutilizzare gli edifici e i loro componenti in modo efficiente. A differenza delle costruzioni tradizionali, in cui l'obiettivo spesso è la solidità e la stabilità a lungo termine, l'architettura reversibile punta a creare strutture che possano essere facilmente modificate, ampliate o smantellate senza generare un impatto negativo sull'ambiente.

 

I benefici dell'approccio reversibile e disassemblabile

  • Sostenibilità ambientale: la capacità di smontare edifici e riutilizzare i materiali riduce la quantità di rifiuti da costruzione e demolizione, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale e promuovendo un'economia circolare.
  • Adattabilità: l'architettura reversibile consente agli edifici di adattarsi alle mutevoli esigenze funzionali. Gli spazi possono essere riorganizzati senza dover demolire o ricostruire interamente, prolungando la vita utile delle strutture.
  • Innovazione tecnologica: questo approccio stimola l'innovazione nella progettazione di connessioni modulari e materiali avanzati, aprendo la strada a nuove soluzioni tecniche e architettoniche.
  • Riduzione dei costi: la possibilità di riutilizzare materiali e componenti può ridurre i costi di costruzione e manutenzione a lungo termine.

 

Implicazioni per il futuro

L'architettura reversibile e disassemblabile è molto più di una tendenza temporanea; è un cambiamento di paradigma che riflette la necessità di costruire con responsabilità e lungimiranza. Questo approccio non solo riduce l'impatto ambientale, ma apre anche la strada ad un’estetica e una funzionalità innovative. Guardando al futuro, l'architettura reversibile potrebbe definire il volto delle nostre città in modi mai visti prima.

 

L’esempio di Expo 2015 a Milano

Tra i casi da ricordare vi sono sicuramente quelli di alcuni padiglioni di Expo 2015 di Milano. La struttura dell’Azerbaigian, realizzata con legno, pietra, acciaio e vetro, era un vero e proprio scrigno di biodiversità che si contraddistingueva anche per l’efficientamento energetico. Completamente smontata, ha trovato nuova vita in un parco di Baku, la capitale azera, ed oggi ospita anche un ristorante. Il Padiglione degli Emirati Arabi invece si trova oggi nella città sostenibile di Masdar City, progettata dagli stessi architetti che avevano concepito lo spazio fieristico. O ancora il padiglione del Bahrain, che al termine della manifestazione è stato riportato in patria e trasformato in giardino botanico.

 

Matrix One: il primo edificio smontabile e riutilizzabile al 90%

Più recente è invece il Matrix One di Amsterdam, che grazie ad un design innovativo ed al database di tutti i 120.000 componenti edilizi che formano la struttura, può essere riutilizzato in tutte le sue parti garantendo la massima flessibilità.

 

In foto: Matrix One, Amesterdam – Studio MVRDV https://www.mvrdv.com/

Photo credit: © Daria Scagliola

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